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D. 22/12/2006 n. 1746. Programmi operativi. Il Quadro si attuerà attraverso Programmi operativi regionali e, per le regioni dell'obiettivo Convergenza e per l'area del Mezzogiorno, attraverso cinque Programmi operativi nazionali con contributo comunitario del FESR, due Programmi operativi nazionali con contributo comunitario del FSE (per le medesime priorità cui sono indirizzati due dei cinque PON FESR) e due Programmi operativi interregionali (con contributo comunitario FESR). Il Programma operativo nazionale «Azioni di sistema» con contributo comunitario del FSE è inoltre previsto anche per le regioni dell'obiettivo «Competitività regionale e occupazione». L'obiettivo «Cooperazione territoriale» sarà perseguito attraverso l'attuazione di 14 Programmi operativi di cooperazione territoriale in un ambito di forte coerenza e integrazione con la programmazione della politica regionale unitaria, comunitaria e nazionale. I Programmi operativi in attuazione del QSN sono elencati nelle tabelle allegate che formano parte integrante della presente delibera. I Programmi operativi regionali sono riportati con riferimento alle due macroaree delle regioni «Convergenza» e delle regioni «Competitività regionale e occupazione» (distinte fra regioni Centro Nord e regioni Mezzogiorno). I Programmi operativi nazionali (e i due Programmi operativi interregionali) sono riportati anche con l'indicazione della programmazione di risorse FAS per programmi nazionali che concorrono alla stessa priorità del Quadro, in modo da rendere programmaticamente apprezzabile, il loro contributo all'attuazione della strategia con riferimento alla macroarea Mezzogiorno. La strategia della politica regionale unitaria, sarà inoltre attuata attraverso programmi definiti a livello regionale e programmi e azioni definiti a livello nazionale finanziati con risorse del FAS, convergenti verso le Priorità del QSN e attuati nel quadro delle regole programmatiche e delle procedure di attuazione da esso definite, nonchè in linea con quanto previsto dall'art. 60 della legge n. 289/2002 (Finanziaria 2003) che demanda a questo Comitato la possibilità di una diversa allocazione delle risorse del medesimo Fondo, per garantire flessibilità operativa nell'utilizzo delle risorse stesse. Tutti i Programmi operativi e tutti i programmi finanziati totalmente a valere su risorse del FAS si attuano secondo le specifiche regole previste nel QSN. Per ciascuna Priorità del Quadro, a salvaguardia della necessaria addizionalità strategica della politica regionale, è stata identificata la modalità di integrazione con la politica ordinaria, nonchè i requisiti che gli interventi devono avere affinchè la priorità stessa sia attuata efficacemente: regole di selettività, dei progetti e degli attuatori, forme di intervento dettate dall'esperienza acquisita; metodi valutativi; modalità di attuazione e gestione dei programmi da adottare. Gli strumenti di attuazione dovranno conformarsi a questi requisiti. 7. Processo e procedure di attuazione. La politica regionale unitaria, comunitaria e nazionale è attuata attraverso il processo di programmazione e attuazione definito nel QSN che delinea: - il disegno e le procedure di programmazione della politica regionale unitaria ai diversi livelli della sua attuazione e in particolare: a) livello della programmazione strategica specifica (territoriale e/o settoriale b) livello della condivisione istituzionale nell'Intesa istituzionale di programma c) livello dell'attuazione, anche attraverso l'Accordo di Programma Quadro rinnovato così da rendere coordinato, trasparente e verificabile il contributo dei diversi strumenti e delle diverse fonti di finanziamento (comunitarie e nazionali) al conseguimento delle priorità e degli obiettivi del QSN; - le modalità specifiche attraverso le quali tale contributo, con particolare riferimento al FAS quale fondo nazionale per lo sviluppo trasferito alle amministrazioni responsabili dell'attuazione della politica regionale, soddisfa i requisiti di programmazione pluriennale, trasparenza e verificabilità di efficacia degli impegni pluriennali e maggiore flessibilità nella loro utilizzazione nell'ambito della strategia del QSN. Come condizione necessaria per rendere efficace e pienamente trasparente la programmazione unitaria della politica regionale, ogni Amministrazione che vi partecipa è chiamata ad assumersi, secondo criteri di condivisione e proporzionalità, responsabilità e impegni conseguenti nella riforma del processo di programmazione necessario per dare piena operatività alla unitarietà della politica regionale unitaria secondo gli indirizzi condivisi contenuti nel QSN. Gli indirizzi del QSN costituiscono premessa necessaria e riferimento condiviso e definito per l'adozione del provvedimenti attuativi necessari a rendere pienamente operativi gli obiettivi di riforma del processo di programmazione e attuazione della politica regionale unitaria. Tali provvedimenti, in coerenza con il processo di cooperazione istituzionale multilivello adottato per la defi- nizione della strategia, sono di norma adottati secondo le medesime procedure di approvazione del QSN. 8. Istituzione di organismi istituzionali per la fase di avvio del QSN. 8.1 E' istituito il «Comitato nazionale per il coordinamento e la sorveglianza della politica regionale unitaria», con il compito di attuare le funzioni di accompagnamento dell'attuazione del Quadro anche in relazione alla necessità di individuare modalità atte a sostenere il processo di attuazione strategico del Quadro, di cui all'art. 29 del regolamento generale. Il Comitato è coordinato dal Ministero per lo Sviluppo economico ed è composto da rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, delle Amministrazioni centrali di settore, del Ministero dell'economia e delle finanze, delle regioni, nonchè da rappresentanti dei partenariato istituzionale ed economico sociale. Una specifica articolazione del Comitato seguirà l'attuazione di programmi e interventi diretti alle regioni del Mezzogiorno con un focus specifico per le regioni dell'Obiettivo «Convergenza». Una ulteriore specifica articolazione del Comitato, coordinata dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale, seguirà l'attuazione dei Programmi e degli interventi sostenuti dal Fondo Sociale Europeo. E' istituito il Gruppo di coordinamento strategico per la cooperazione territoriale, con compiti di indirizzo e accompagnamento delle diverse fasi di sviluppo delle attività di cooperazione territoriale, secondo quanto indicato nel QSN. Il Gruppo è presieduto dal Ministero dello sviluppo economico - Dipartimento politiche di sviluppo e coesione ed è composto da rappresentanti designati dalle Amministrazioni centrali, dalle regioni e dal partenariato istituzionale ed economico-sociale. Il Gruppo riferirà al Comitato nazionale per l'attuazione del QSN; al Gruppo faranno capo i comitati nazionali di coordinamento della attuazione dei singoli programmi operativi di cooperazione territoriale, che verranno istituiti d'intesa tra Ministero dello sviluppo economico - Dipartimento politiche di sviluppo e coesione e regioni e, per quanto riguarda i programmi di cooperazione frontaliera cofinanziati dal FESR e attuati nell'ambito delle politiche di prossimità e preadesione, d'intesa anche con il Ministero degli affari esteri -DG integrazione europea. 9. Partenariato socio economico. Principio generale di attuazione del QSN è la piena integrazione del partena- riato socio economico in tutte le fasi del processo di programmazione, attuazione, sorveglianza e valutazione quale metodo condiviso diretto anche a: - promuovere la cultura dello sviluppo partecipato, rafforzarne la legittimità sociale, estendere il consenso, promuovere una più efficace mobilitazione sugli obiettivi perseguiti sulla base di una chiara identificazione delle rispettive responsabilità e di una più forte «accountability» delle politiche; -migliorare la qualità e l'efficacia delle scelte nel processo valutativo che orienta le decisioni; - migliorare la qualità e l'efficacia dell'attuazione attraverso processi più partecipati di sorveglianza e valutazione al fine di rafforzarne l'orientamento ai risultati finali. Il coinvolgimento effettivo del partenariato socio economico richiede di rafforzare l'efficienza e l'efficacia delle sedi di confronto, riconoscendo a ciascun livello un oggetto definito di confronto e un idoneo grado di rappresentatività. Per assicurare il confronto partenariale sull'impostazione e sull'avanzamento strategico dei programmi, sui principali risultati in termini di impatto, sull'avanzamento finanziario, sullo stato dell'integrazione finanziaria tra risorse comunitarie e risorse nazionali dovrà essere prevista almeno una sessione annuale sulla politica di coesione, convocata a livello nazionale e regionale dai responsabili politici con i vertici politici di tutte le organizzazioni di rappresentanza degli interessi coinvolte nella programmazione. 10. Ulteriori fasi dei processo di attuazione del QSN. Con successive delibere di questo Comitato saranno definite le ulteriori misure atte a rendere pienamente operativi gli indirizzi del QSN e, in particolare: -le modalità di cofinanziamento nazionale del QSN in coerenza con quelle previste per le quote comunitarie e sulla base degli indirizzi politici generali relativi alla coerenza tra obiettivi di sviluppo e obiettivi di finanza pubblica e di quanto concordato in materia nelle diverse sedi istituzionali, compresa la programmazione pluriennale in via indicativa - nelle more dell'approvazione dei singoli programmi operativi - delle risorse nazionali destinate a garantire la copertura della quota statale di cofinanziamento tramite il Fondo di rotazione di cui alla legge n. 183/87 (par. V.2.3); -le ulteriori disposizioni e meccanismi di monitoraggio, previsione e verifica della spesa, in particolare per le risorse FAS, atti anche a garantire l'ordinata, trasparente e efficace attuazione della politica regionale unitaria e il pieno rispetto degli obiettivi di aggiuntività della spesa definiti dal Quadro (parr. V.3 e V.5); - le modalità atte a migliorare l'omogeneità e la qualità delle informazioni alla base dell'aggiornamento periodico del Quadro Finanziario Unico (par. V.1); -le misure volte a rendere pienamente operative le procedure di programmazione previste dal QSN e in particolare all'Intesa Istituzionale di Programma, all'Accordo di Programma Quadro e ai programmi nazionali e regionali (v. precedente punto 6) finanziati a carico del FAS secondo gli indirizzi indicati nel QSN stesso (par. VI. 1); -le modalità di coordinamento in grado di adottare soluzioni efficaci per sostenere l'integrazione tra soggetti, risorse e strumenti, richiesta dalla politica regionale unitaria (par. VI.2.1); -la definizione dei livelli di responsabilità e dei rispettivi compiti, finalizzati, tra l'altro ad un coinvolgimento più attivo delle parti nelle attività di assistenza tecnica, nonchè i dettagli operativi in base ai quali troveranno attuazione queste indicazioni compresa la valutazione della possibilità di utilizzare lo strumento di «gemellaggi» a supporto dell'implementazione concreta di questi indirizzi (par. VI. 2.2); - le indicazioni affinchè il sistema di sorveglianza sia organizzato, tenendoconto dei criteri di proporzionalità, semplificazione ed efficacia propri di ogni fase e strumento della programmazione, secondo modalità che assicurino trasparenza e la più ampia partecipazione alla fase di attuazione della politica regionale, sulla base di una chiara individuazione delle responsabilità ad ogni livello del processo di programmazione e attuazione (par. Vl.2.4). 11. Inoltro del QSN alla Commissione europea. Il Ministero dello sviluppo economico è autorizzato a inoltrare alla Commissione europea il QSN e relativo allegato ai fini dell'interlocuzione informale e formale di cui al citato art. 28 del regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio e ad apportare - nei limiti del rispetto dei contenuti fondamentali di cui alla presente delibera e dei principi di partenariato -le necessarie integrazioni e modifiche derivanti dalla condivisione di eventuali osservazioni della Commissione europea. Il Ministro dello sviluppo economico darà adeguata informativa a questo Comitato sull'andamento e sugli esiti dell'interlocuzione svolta ai sensi del citato art. 28 dei regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio. Il Ministro per lo sviluppo economico riferirà periodicamente a questo Comitato sullo stato complessivo della programmazione delle risorse e sull'attuazione del QSN, anche al fine dell'opportuna informativa al Parlamento. Roma, 22 dicembre 2006 Il presidente: Prodi Il segretario del CIPE: Gobbo Registrata alla Corte dei conti il 6 aprile 2007 Ufficio di controllo Ministeri economico- finanziari, registro n. 2 Economia e finanze, foglio n. 68 |
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